Cammino, con la notte che si fa alba di una primavera, verso il
silenzio interiore, indenne alle distrazioni del mondo; in bilico su un
filo trasparente come la rugiada della mattina presto. Sicuro nelle mie
momentanee risposte.
Lento è il mio incedere in una strada di
radici; un silenzioso eco in una conchiglia di brusii. È un profondo
passo in cui inabissarsi; un gioco al rilancio contro me stesso. I miei
occhi da sognatore scrutano della natura gli orizzonti e risiedono nel
battito di un cuore che non è il mio.
L’uomo s’interroga su quale
sia il senso della vita mentre cerco risposte con cui tracciare della
mia esistenza la sua direzione.
Doctor Bob
Nessun commento:
Posta un commento